Lei si spoglia nel paradiso
della sua memoria
Lei non conosce il destino feroce
delle sue visioni
Lei ha paura di non sapere nominare
ciò che non esiste.
— Alejandra Pizarnik
«La poesia è poesia quando porta con sè un segreto». G. Ungaretti
Lei si spoglia nel paradiso
della sua memoria
Lei non conosce il destino feroce
delle sue visioni
Lei ha paura di non sapere nominare
ciò che non esiste.
— Alejandra Pizarnik
solo la sete
il silenzio
nessun incontro
attento a me amore mio
attento alla silenziosa nel deserto
alla viaggiatrice con il bicchiere vuoto
e all’ombra della sua ombra
– Alejandra Pizarnik
Tu scegli il luogo della ferita
dove dicemmo il nostro silenzio.
Tu fai della mia vita
questa cerimonia troppo pura.
– Alejandra Pizarnik
Qualcuno misura singhiozzando
l’estensione dell’alba.
Qualcuno pugnala il cuscino
in cerca del suo impossibile
spazio di quiete.
— Alejandra Pizarnik
So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.
Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.
Un giorno torneremo ad essere.
– Alejandra Pizarnik